"Il jazz è uno stile, l'improvvisazione un'arte. Lo stile è ripetibile, l'arte no". Una riflessione profonda e per molti versi inedita sulla creatività nella musica, sul silenzio, sull'entropia, sul valore dell'istante, sull'arte e sulla comunicazione. Un'analisi in parallelo, un dialogo serrato fra un musicista appassionato di filosofia e un filosofo appassionato di musica.