"Appunti di studio" è una collana volta ad approfondire i diversi processi di studio del repertorio pianistico. Si tratta infatti di "casi di metodologia applicata", disamine puntuali di percorsi volti a ottimizzare e approfondire quel rapporto di causa ed effetto che entusiasma e, a volte, ossessiona il pianista. L'autore affronta problematiche di apprendimento e memorizzazione, articolazione e stile, grammatica espressiva, tecnica applicata e psico-tecnica; la modalità scelta, spesso in prassi fuori dal comune, ci aiuta a capire il vecchio tramite il nuovo. Questo per soddisfare la necessità di comprendere ciò che metodiche pregresse hanno espresso, pur con approcci meno razionali e gnoseologici, con il sublime lascito dei grandi interpreti, che continuiamo ad ammirare. La pragmatica anticipa i tempi della pratica rispetto alla teoria: prendendo ad esempio le idee di Tolomeo e Copernico "rispettivamene geocentriche ed eliocentriche, entrambe, tuttavia, hanno permesso ai nostri avi di navigare i mari con efficacia, di avere una chiara idea della rosa dei venti - pur confidando in cause opposte - e di tornare salvi a casa. In questo volume l'autore tratta: Mozart, insegnante di articolazione, Sonata K. 281; la mappa mentale di un brano, Ondine di Ravel; la "Reductio ad unum" nella lettura pianistica, Mazeppa di Liszt; la messa a fuoco del particolare, Intermezzo Op. 118 No. 2 di J. Brahms; lo studio analitico, Elegia "All'Italia" di Busoni; "voicing", multi-linearità nell'equilibrio verticale dei suoni, Hommage à Rameau di Debussy.