Mettendo piede sulla banchina del porto di New York la mattina del 12 novembre 1894, vedova e con due figli adolescenti, Gilda Ruta va incontro a un futuro ignoto e pieno di rischi per una donna sola. È tuttavia decisa a dare una svolta radicale alla sua vita. Sostanzialmente dimenticata anche a Napoli, Gilda fu una compositrice, pianista e concertista acclamata in Italia, interprete delle sue composizioni davanti alla regina, partner di un giovanissimo Toscanini, benvoluta dell'editore Giulio Ricordi. Aveva una personalità dominante e seduttiva, indipendente, permeata di protagonismo. Musa di vari intellettuali, aveva accumulato molte ragioni per sottrarsi a un contesto sociale con il quale non era riuscita a venire a patti. In quel giorno di autunno Gilda concludeva così la prima metà della propria vita e iniziava la seconda, che si sarebbe svolta, e chiusa, a New York, in un ambiente culturale stimolante nel quale trovò le risposte alle sue inquiete aspirazioni esistenziali d'indipendenza e dignità femminile.