Giovanna Marini reinterpreta Woody Guthrie, Peggy Seeger, Leadbelly e molte delle ballate popolari che ha appreso in gioventù, prima in Inghilterra e poi, agli inizi degli anni Sessanta, negli Stati Uniti. Una scelta molto personale, vissuta, un album di famiglia che accanto ai ricordi di vita raccolti nel volume da Alessandro Portelli ci presenta personalissime versioni di brani più o meno noti. Se la scoperta della musica classica è scelta di studio e quella della musica popolare italiana scelta matura di ricerca, molto più naturale, diretta e spontanea la scoperta della musica popolare anglo-americana. Scoperta e riproposta che Giovanna Marini ha condiviso con i figli, Silvia e Francesco, oggi valenti musicisti che l'accompagnano nell'incisione, ma formati nell'infanzia anche da questi repertori, tanto da fare dire a Giovanna Marini che in fondo questo disco è "una placenta familiare, è un po' un'autobiografia. È giusto che siamo tutti e tre".