Una raccolta di ritratti, di vite di musicisti "ritrovate" e mai del tutto afferrate. Un tentativo di frugare nel rapporto fra le opere e il rovello psicologico e storico che le precede, di avvicinarsi al momento insondabile in cui la forma prende forma trascendendo tutto ciò ch'è altro da se stessa. È nella tensione fra il canto e ciò che resta fuori del canto, nel modo in cui l'artista la risolve che cerchiamo il nucleo caldo della sua ispirazione. Questi "ritratti" provano ad avvicinarsi a quel nucleo, sapendo di non poterlo toccare. "La parte muta del canto" ha anche un senso più storico. I musicisti non sono esseri astratti. Hanno affrontato, come noi, il difficile di essere contemporanei. Hanno vissuto guerre e dittature, rivalità e rovesci di fortuna. Come Hans Rott, il giovane amico di Mahler, talentuoso ma troppo ingenuo per non farsi inghiottire dalle guerre musicali ottocentesche. Come Andrea Luchesi, che sparì, con tutta la sua musica, dalle cronache del Settecento. Come Franco Ferrara, direttore sublime ma che cadeva dal podio, e che si espresse insegnando ad altri a dirigere. Parti mute del canto, luce diversa su vite più grandi e più celebri.