«La Resistenza non si esaurisce con la caduta del fascismo, con la liberazione o con la fine della guerra. La Resistenza è un processo che perdura nel tempo, finché ci saranno poteri forti che minano i valori di democrazia, libertà, uguaglianza. Possono cambiare i mezzi, le modalità, ma si continua a resistere. La nostra generazione lo ha fatto con le armi - non perché ci piacesse la guerra, ma perché finisse il prima possibile - ma lo ha fatto anche con la stampa clandestina e con i canti. La musica è sempre stata un mezzo diretto ed efficace per diffondere i valori e le idee. Così, attraverso questo filo che con continuità si svolge fino ai nostri giorni, ci è venuto spontaneo riproporre oggi quei canti che realmente si cantavano durante la lotta partigiana in Italia. Canti che purtroppo sono stati spesso messi da parte o addirittura dimenticati, a volte perfino sostituiti con altri brani creati "ad arte" dopo la guerra, col fine di riconciliare e pacificare le varie "anime" dell'antifascismo o addirittura dell'intera Nazione, col rischio che poi quelli autentici andassero persi per sempre. (...) Con Alessandro si è avverato un (...) piccolo sogno: quello di vedere incise e pubblicate queste canzoni insieme ad altre che, seguendo il solito filo, vanno dalle origini della nostra Nazione per arrivare fino agli anni della contestazione. Quel filo ininterrotto per cui Piero Calamandrei allora gridava, e ancora oggi noi gridiamo: "Ora e Sempre Resistenza!"» (dalla prefazione di Marcello "Citano" Sugo).