Marco Ghizzoni, tra gli autori cremonesi più significativi della generazione anni '80, offre un profilo insolito e a tratti oscuro del più grande liutaio di tutti i tempi - Antonio Stradivari - attivo a Cremona nel corso del XVIII secolo. La figura di Stradivari mantiene ancora oggi contorni sfumati e avvolti dal mistero: ad esempio, non si conoscono né il luogo né la data esatta della sua nascita, né tantomeno le cause della sua morte. I segreti intorno al grande liutaio hanno alimentato il mito con elementi inventati e leggendari, come quello inerente al presunto furto del suo cranio. Il testamento, scoperto solo nel 1999, racconta di un uomo autoritario, assai lontano dall'immagine romantica dell'artista sensibile e disinteressato, onnipresente nella vita privata degli undici figli e abilissimo negli affari, tanto da lasciare una grande eredità che - ironia della sorte - sarà la causa principale della dispersione dei suoi capolavori.