1988, Halifax, nel triste e opprimente Nord dell'Inghilterra. È qui che un gruppo di ragazzi decide di mischiare le sonorità del death metal con quelle del doom per creare uno degli ibridi più cupi e oscuri che si fossero sentiti fino a quel momento. Nel giro di pochi anni, con il loro leggendario album Gothic del 1991 avrebbero messo le fondamenta su cui si è sviluppato il gothic metal, genere che avrebbe avuto un'immensa fortuna nel corso di quello stesso decennio. A più di trentacinque anni di distanza dai loro esordi, i Paradise Lost sono tornati a reclamare il trono che gli spetta di diritto, quello di padrini del gothic-doom metal. E lo hanno fatto con una serie di dischi che dimostra quanto siano ancora adesso una band rilevante, con davanti a sé un futuro di certo molto meno cupo della loro musica.