La voce è prima di tutto suono. E attraverso di esso, a volte più che attraverso le parole stesse, che l'uomo comunica messaggi ben precisi di senso, culturali ed emozionali. E in questa prospettiva che un'attenta analisi di un corpus consistente di fiabe raccolte a Fraga (paese dell'Aragona ai confini con la Catalogna) permette a Fulvia Caruso di comprendere il ruolo della voce nella fascinazione della narrazione fìabistica. Emergono il livello espressivo, emotivo, il legame affettivo, la corporeità e sensorialità del suono e della voce, la 'catarsi' emozionale che può indurre. È il racconto vivo e attuale della comunità fragatina, che è in un certo senso anche casa nostra, luogo di una Europa che continua a narrare ai propri figli e nipoti. Una Europa che forse racconterà sempre di più, in un futuro che si annuncia fecondo di recuperi di pratiche che sembravano passate ed erano invece attuali e ricche di domani.