«Tradizione è custodia del fuoco, non venerazione della cenere» questa frase del compositore Gustav Mahler è scritta sulla lavagna appesa all'ingresso della bottega di Francesca: una sorta di professione di fede verso un destino segnato fin dai suoi primi anni di vita. Un libro che racconta come da bambini si scopra, attraverso l'esperienza, l'essere artigiano insito in ognuno e, crescendole ne possa fare un mestiere, oltre che un modo di vivere: un'eredità immateriale, passata di generazione in generazione, su cui fondare il futuro. Capitolo dopo capitolo si svela l'identità culturale artigiana specifica di chi trasforma un albero in fisarmonica, raccogliendone storia e vita. Una fisarmonica, come ogni altro manufatto creato lentamente da mani artigiane, ha dentro una parte di chi l'ha creato, porta in sé il sapere di generazioni e per sempre continuerà a restituirle. Un libro, quello di Francesca, con una scrittura da racconto orale, che consegna nelle mani di ognuno la vita di una qualsiasi bottega di artigianato artistico, perché è su queste sapienze che l'Italia ha fondato secoli di storia, su questa esistenza, simile a quella degli alberi, che la grande arte nazionale ha fatto parlare di sé il mondo. Prefazione di Paolo Rumiz.