Tra i massimi cantautori americani del Novecento ed esponente, assieme a Jackson Browne, Joni Mitchell e James Taylor, della cosiddetta "Me Generation", Eric Andersen ha condiviso le ansie e le lotte dei suoi amici della Beat Generation, le platee di grandi tournée e festival con Bob Dylan, Grateful Dead, Buddy Guy, Janis Joplin e The Band, ma anche l'intimità dei piccoli club del Village di New York, e di altre capitali americane ed europee. Oliver Harris, presidente di European Beat Studies Network, ha scritto che questo libro vi costringerà a riascoltare, e anche a riflettere su canzoni scritte da Andersen in sessant'anni di carriera, un percorso incredibile caratterizzato "dalla riflessione che una vita senza una precisa disamina non è degna di essere vissuta". Il volume bilingue include una lunga intervista sulla carriera di Andersen, la traduzione di alcune delle sue canzoni più famose e contributi critici che insistono sia sui filoni chiave della sua scrittura - l'amore, l'impegno nel sociale, la denuncia degli armamenti, la letteratura e la filosofia - sia sul suo rapporto con la poesia e la prosa di grandi autori da lui amati, come Böll, Camus, Lorca e Byron. Gli autori del libro: Giorgio Checchin, Anthony DeCurtis, Barbara Di Dio, Gregory Dowling, Marco Fazzini, Michele Gazich, Ian MacFadyen, Stephen Petrus, Roberto Jacksie Saetti, Paolo Vites.