Nato come una delle quattro discipline dell'hip hop, il movimento culturale sorto per dare forma e visibilità all'identità giovanile dei ragazzi afroamericani, il rap si è trasformato nel fenomeno musicale più importante, disturbante e di successo dai tempi del rock and roll. Gli anni Duemila, in particolare, rappresentano per il rap statunitense un periodo complesso e controverso, con la sua età dell'oro ormai alle spalle e i momenti drammatici attraversati con la tragica uscita di scena di Tupac Shakur e The Notorious B.I.G., assassinati in circostanze mai chiarite. Però anche il nuovo millennio ha indiscutibilmente scritto pagine di storia importanti. Tra queste, il più apprezzato fra tutti i ragazzi bianchi che erano entrati nel rap game, Eminem, è arrivato a guadagnarsi un posto tra i migliori rapper di sempre; un ex spacciatore di crack sopravvissuto a nove colpi di pistola, 50 Cent, ha riportato New York in vetta alle classifiche; il genio musicale del produttore e rapper Kanye West ha riscritto le regole del gioco, mentre il talento lirico di Kendrick Lamar ha riacceso i riflettori sulla West Coast. Ma soprattutto un nuovo sottogenere del rap, la trap, ora riempie le piste dei club e gli artisti provenienti dal Sud degli Stati Uniti, aree da sempre marginalizzate, dominano costantemente le vette delle classifiche mondiali. Tra vari stili e tendenze, gli anni dal 2000 in avanti sono stati una montagna complicata da scalare per la cultura Hip Hop americana. Questo secondo libro de "La storia del rap" è il racconto di un'arrampicata ardua, temeraria, scandalosa a volte, ma comunque sempre appassionante.