Come tutto il grande teatro, l'opera in musica mette in scena conflitti individuali e collettivi di natura affettiva e politica, la cui soluzione è ostacolata da vincoli, pregiudizi e incomprensioni che riflettono il cambiamento di mentalità e ideologie, e che interessano perciò anche la storia culturale e sociale. I saggi raccolti in questo libro, che contaminano l'impianto filologico con strumenti ripresi dalla teoria letteraria, dalla psicoanalisi e dall'antropologia culturale, studiano come, in opere scelte di Mozart, Méhul, Rossini, Donizetti, Verdi e Wagner, parola musica e gesto diano vita scenica alle difficoltà del confronto interpersonale.