A partire dagli anni Ottanta del Novecento, agli studi musicologici venne impressa una vera e propria svolta, che prese il nome di New Musicology: una musicologia dall'approccio critico ermeneutico in cui l'attenzione è posta sul "senso" insito nella musica e nel teatro, perché si comprendano al contempo come riflesso e generatore di significato sociale. Branca di questa nuova musicologia è la Gender Musicology, di cui è stata pioniera la studiosa americana Susan McClary, che ha tematizzato le costruzioni culturali di genere, della sessualità e del corpo nei vari repertori musicali. Sono questi i temi affrontati nel presente volume, che analizza i diversi aspetti della New Musicology, la sua genesi e le critiche che l'hanno accompagnata. Perché se è vero, come sostiene la McClary, che ogni individuo matura la propria identità sociale sullo sfondo dei paradigmi culturali, allora è innegabile la necessità di una indagine musicologica che di questi paradigmi tenga conto.