«Canaglia di mediocre spirito con grandi talenti per essere letterato, e fisiche attrattive per essere amato». Così un contemporaneo definiva Lorenzo Da Ponte, figura emblematica e controversa del Settecento. Avventuriero e libertino, fu amico dei più illustri protagonisti del suo tempo, da Casanova a Salieri, da Gozzi a Mozart, per il quale scrisse i felicissimi libretti delle maggiori opere (Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte). Uomo di spirito e di buone lettere, estroso e spregiudicato, inquieto e cosmopolita, peregrinò per tutta l'Europa in cerca di fortuna e fu poeta di corte a Vienna. Emigrò poi negli Stati Uniti, dove esercitò i più disparati mestieri prima di diventare professore di lingua e letteratura italiana. Le sue Memorie, ricche di vivaci descrizioni e di originali giudizi su personaggi e ambienti dell'epoca, sono un brillante distillato della sua vita rocambolesca, sempre in bilico fra massima fortuna e vertiginose cadute. Introduzione di Giuseppe Armani.