Pochissimi sanno che tra l'Ottocento e il Novecento la città di Catania è stata riconosciuta a livello internazionale come il principale polo produttivo d'Italia per la fabbricazione di strumenti musicali a corda (soprattutto chitarre e mandolini). Sia pure con alterne fortune, operavano allora nel capoluogo etneo ben oltre 130 tra fabbriche e botteghe di diversa natura e dimensione, in grado di produrre annualmente decine di migliaia di strumenti musicali esportandoli in tutto il mondo, riproponendo anche in questo ambito artigianale quella vocazione commerciale che domina da sempre l'economia della città. Questo libro, frutto di una ricerca pluriennale, ricostruisce la storia di quel formidabile sistema produttivo liutistico catanese insieme con il profilo di coloro che ne sono stati i principali protagonisti, indagandone anche le ragioni del suo quasi improvviso esaurirsi e dell'oblio che è calato su di esso. Ma anche ricostruendone le direttrici e i protagonisti contemporanei, che hanno raccolto l'eredità della passata tradizione artigianale declinandola, oggi, in arte di eccellenza. Il tutto arricchito da un vastissimo corredo iconografico costituito da circa duecento immagini di strumenti musicali, etichette, documenti e foto d'archivio