L'attuale filosofia della musica, influenzata dall'ideologia dell'esteriorità, tende a ignorare gli aspetti sapienziali dell'arte dei suoni, o a relegarli entro categorie antropologiche ed etno-musicologiche. Questo saggio invece parte dalla centralità che tali aspetti assumono nella tradizione pitagorico-platonica (considerata la tradizione musicale dell'Occidente) e dalla loro affinità con le basi dell'alchimia spirituale, cogliendo lo sporadico accostarsi delle due arti nei tortuosi percorsi della cultura occidentale. La musica e l'alchimia tradizionali, come ogni arte sacra, hanno infatti un solo e medesimo scopo: la rigenerazione dell'uomo.