Arianna geme: lasciatemi morire! Butterfly si dispera: tutto è morto per me, tutto è finito! E a Violetta, Germont intima: piangi, piangi, piangi, oh misera! Il palcoscenico è un patibolo e il massacro delle donne nella grande musica immortale consuma nell'Ottocento il suo punto più alto. Ma che dire della vastissima produzione pop? La canzonetta italiana è un labirinto di stereotipi: "Sei piccola, sei dolce, sei fragile, sei un pulcino, sei maliziosa, sei stupida". E, su tutto, "sei mia". La domanda appare scontata: quanti messaggi di odio e di violenza contro le donne erano celati nella musica che ha accompagnato la nostra formazione senza che ce ne accorgessimo?