Perché Alex di "Arancia Meccanica" picchia gente sulle note della nona sinfonia di Ludwig van Beethoven (proprio quella), o associare le dissonanze di Wolfgang Amadeus Mozart (parolacce?) a "Fight Club", o un preludio di Sergej Rachmaninov a "Psyco" di Alfred Hitchcock? Che ha che fare il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Felix Mendelssohn con una relazione tossica fra amanti, o il "Volo del Calabrone" di Rimsky Korsakov con le accecanti ideologie del secolo scorso? Le parole del testo tentano di annodare la musica definita colta ed elitaria (roba per pochi, fine e asettica) alle cose sporche ma vere, aspre ma reali. Il candore e il sudicio assieme, l'armonia e la stonatura, sfilando relazioni logiche da grammatiche erroneamente pensate solo musicali.