I suoni di combinazione in fisica acustica non hanno ancora avuto la stessa visibilità e documentazione scientifica che è stata riservata, nel corso degli anni, ad i suoni armonici da cui essi scaturiscono. Il violinista Giuseppe Tartini (1692-1770), nel suo complicato "Trattato di musica secondo la vera scienza dell'armonia" (1724), è stato tra i primi a parlare dei suoni di combinazione trascrivendone sul pentagramma una lunga serie. Gli autori confermano quanto sostenuto da Tartini attraverso l'analisi di numerosi risultati sperimentali ed esplorano anche l'intero e più vasto panorama dei suoni di combinazione. Si rinnova il rapporto tra musica e Ffsica con un ulteriore contributo alla complessa definizione scientifica di timbro degli strumenti musicali, per la quale i suoni di combinazione costituiscono un nuovo elemento identificativo.