Protagonista della storia della chitarra del Novecento, lo spagnolo Narciso Yepes (1927-1997) ha incarnato valori che trascendono il suo ruolo di virtuoso delle sei corde e che abbracciano l'influsso che esercitò sulla musica spagnola grazie a un'eccezionale personalità artistica, statura intellettuale e una profonda umanità. Nato in una famiglia di contadini nel sud della Spagna, a Lorca nella regione della Murcia, manifesta sin dalla più tenera età una sorta di vocazione per la chitarra. Trasferitosi a Valencia si affida agli insegnamenti del pianista e compositore Vicente Asencio, non a un chitarrista dunque. Ma è l'incontro con il direttore Ataúlfo Argenta a segnare per sempre la sua vita e la sua carriera. A soli 19 anni è lo stesso Argenta a invitarlo ad eseguire il Concierto de Aranjuez di Rodrigo che Yepes renderà celebre in tutto il mondo. Ma il grande pubblico scopre il "ragazzo di Lorca" nel 1952, quando il regista francese René Clément gli affida la colonna sonora del film Giochi proibiti. Il melanconico motivo, in realtà di anonimo, diventerà la pagina più popolare, ancorché più semplice, del repertorio chitarristico. E Yepes un interprete di fama universale.