Un documento raro e per diversi aspetti fondamentale, questa raccolta di 136 canti degli schiavi afro-americani, pubblicata originalmente nel 1867 da tre esponenti del Movimento abolizionista dei neonati Stati Uniti d'America - William Francis Allen, Charles Pickard Ware e Lucy McKim Garrison - vede la luce in edizione italiana con un'ampia prefazione di Luca Cerchiari e le traduzioni dei canti a cura di Roberto Leopardi. Si tratta di musiche vocali sacre e profane, raccolte e trascritte nelle principali zone degli Stati Uniti, dal Sud, anche insulare, ai territori settentrionali, dall'entroterra del fiume Mississippi sino alla Florida e alla Louisiana. Il libro, oltre a far luce su repertori poi confluiti negli spirituals, nei canti di lavoro e nei blues, rappresenta un prezioso modello di indagine etnomusicologica "sul campo"; prevede anche dei suggerimenti per l'esecuzione di queste pagine storiche della musica afro-americana.