Il libro si dipana tra l'immensità d'un mare odoroso e inquieto, la durezza della campagna sarda, i luoghi dei concerti, vero filo conduttore del libro, dalla prima apparizione in pubblico nel 1975 sino all'ultima del 1998. Fabrizio parla di politica, d'arte, di economia e le sue parole prendono la forma d'insegnamenti. Non lezioni, ma sommesso argomentare da 'maestro di vita', come nelle sue canzoni.