I beni demoetnoantropologici sono stati di recente riconosciuti come parte del patrimonio culturale italiano. La loro specificità sta nel riferirsi alle diversità culturali che caratterizzano le classi popolari dell'Occidente e le popolazioni senza scrittura degli altri continenti. Il volume ne dà questa trattazione: ricerca antropologica e schedatura, valorizzazione e revival, contenuti specifici dalle feste al canto, ai musei, interventi delle istituzioni, ricerca scientifica e didattica universitaria.