In pagine piene di logica, Amadeus Voldben dimostra che "ognuno è artefice del proprio destino", poiché ciascuno, con le proprie azioni, scrive le pagine del proprio libro della vita. Ogni uomo cammina su un tracciato che in parte non ha fatto lui, ma ha comunque una certa libertà di volere, decidere e agire, creando altre cause che, a loro volta, produrranno effetti di gioia o di dolore, di benessere o di sofferenza. L'uomo evoluto è quindi un collaboratore cosciente del piano divino, che regola la vita universale e l'evoluzione individuale. L'autore insegna dunque al lettore come divenire signore del suo destino, libero da costrizioni e imposizioni, poiché, come scrive un grande mistico; "per l'uomo giusto non vi è legge: egli è legge a se stesso".