Così si espresse il sufi medievale Gudjuvani: «Sii presente a ogni respiro. Non fare che la tua attenzione vaghi per la durata di un solo respiro. Ricorda te stesso sempre e ovunque». L'ultima parte della frase («Ricorda te stesso sempre e ovunque») fu poi ripresa nel secolo scorso da Georges Gurdjieff, che la rese famosa. Essere presenti, essere qui, è diventata oggi un'espressione comune. Ma come si svolge, nella pratica, un lavoro spirituale? In che modo ci si libera dagli ostacoli che ci impediscono di essere, e si giunge ad acquisire consapevolezza e a vivere in uno stato di Presenza? L'autore, allievo di una scuola spirituale da trent'anni, espone idee e principi attraverso il racconto della propria esperienza personale, mostrando come il lavoro avvenga realmente qui, ora, proprio leggendo questa riga, come nessun momento ne sia escluso, e come anche l'esperienza più semplice possa essere resa intensa e sacra attraverso la pratica del ricordo di sé.