Una nuova e nello stesso tempo antica astrologia si è venuta affermando in Francia dagli anni Sessanta a oggi ad opera dell'astrologo Jean-Pierre Nicola. Nuova perché desiderosa di superare le differenze etniche, religiose e culturali che, di fatto, sussistono tra coloro i quali si occupano di questa scienza propone un'ottica universale, radicata alla tradizione astronomica-astrologica di Tolomeo e Keplero perciò si può definire anche "antica", ed epurata da tendenze magico-simboliche, irrazionali e fataliste. L'astrologo condizionalista parte dal presupposto che non tutto è scritto nell'oroscopo, che l'influenza astrale è appunto condizionale, relativa, discontinua, e non può prescindere dai cicli e dai ritmi astrologici naturali (alternanza giorno-notte, stagioni, rivoluzioni siderali) che a loro volta agiscono sul sistema nervoso. L'astrologia è uno fra i tanti condizionamenti umani e deve necessariamente tenere conto anche degli aspetti culturali, psicologici e caratteriali degli individui: il solo oroscopo di nascita non è sufficiente a farci comprendere come "funzioniamo" o come non "funzioniamo". Lungi dall'essere semplicemente una proposta originale dell'astrologia, l'approccio condizionalista permette di capire come agiscono le influenze zodiacali e planetarie, ma anche il significato dei simboli antichi.