Il mito narra di una danza di fanciulle e giovinetti, un simbolo diffuso su tutta la terra la ricorda a tramandare una conoscenza antica, un invito alla danza della vita, a percorrere il cammino dell'eroe verso un centro che è custode del segreto... Gira la ruota dell'antico mulino, gira intorno all'asse, a scandire ere e civiltà, a dare ritmo alla sinfonia di cui il creato è partecipe. Danzano l'atomo e le galassie, danza la Terra intorno al Sole, danziamo noi mentre percorriamo le spire del nostro tempo, ora sentendoci intrappolati e minacciati, ora leggeri e gioiosi, partecipi al gioco che noi stessi scegliamo. Nel terzo millennio si recupera l'antico simbolo quale mandala sacro e lo si percorre ascoltando i moti dell'anima: trasforma, risana, armonizza come la musica che accompagna la danza, entrando e uscendo nelle spiralizzanti leggi della vita per recuperare il magico sentire e vivere con meraviglia la propria personale missione quale nota armoniosa della sinfonia del creato.