Molti malesseri fisici e psichici tipici dell'età moderna dipendono, o sono quantomeno accentuati, dalla mancanza dei punti di riferimento biologici, difficilmente percepibili nel contesto urbano. Ritmi, luci e suoni della città, infatti, hanno soffocato tutti quei segnali dell'ambiente che mutano nel giorno e nelle stagioni, e che potremmo (e dovremmo) percepire se vivessimo in un ecosistema più naturale. Dalla necessità di rinnovare simili percezioni nasce "Andare per boschi", ovvero i luoghi in grado di riaccendere il senso di appartenenza alla natura e riattivare il nostro sentire sensoriale. Questo libro propone, perciò, un insieme di spunti per riscoprire quella sensibilità nei confronti di quanto vive con noi e intorno a noi.