La Natura! Qual dominio dello spirito come della materia questa parola prestigiosa non racchiude? La Natura, ma tutto ciò che i nostri sensi ci permettono di concepirne non può darci che un pallido riflesso della sua potenza onnipotente. Nel mio libro, "Il segreto della vita", ho già cercato di sollevare un angolo del velo, esaminando alcuni problemi speciali che pone la biologia, specialmente quelli dell'istinto degli animali, della vita delle nostre cellule, della lotta dell'organismo contro i microbi. Nella mia altra opera, "L'Universione", ho tentato di dare una spiegazione della struttura del mondo, ho mostrato la funzione di tutte le forze e di tutti i fluidi, la ragion d'essere di tutti i corpuscoli, elettroni, protoni, ioni, atomi e molecole che "veicolano" la potenza universale in questo mezzo supremo sparso nell'infinità dello spazio e del tempo, e che ho denominato l'Universione. Ho dimostrato che il pensiero poteva essere assimilato ad una vibrazione e che questa vibrazione ci permetteva di giungere fino al concetto stesso di Dio. Nei volumi "La materia" e "Il gran problema", ho tentato di anatomizzare un altro mistero della natura, quello della materia, dimostrando come essa sia sorta dalla radiazione, nel medesimo modo ch'essa dà origine alla radiazione. Ho tentato di dimostrare che la materia non è, a vero dire, il prodotto di una creazione, ma quello di una riproduzione alla quale ho dato il nome di materializzazione. In grazia a questo nuovo principio-base, si può concepire che la nostra vita corporale effimera, se sparisce in un punto dello spazio, continua tuttavia ad esistere su altri astri, sui quali noi ci riproduciamo eternamente. In questo nuovo volume, tenterò ancora di strappare alla natura qualcuno dei suoi segreti, dei quali non siamo ancora riusciti a penetrare il mistero: l'elettricità, la T. S. F., il pensiero-vibrazione, l'autosuggestione, il magnetismo animale ed umano, l'omeopatia e la radiestesia. Tutte queste scienze, attualmente in cammino, e delle quali dimostriamo l'appassionante evoluzione, riservano all'umanità sorprese insospettate le cui conseguenze sconvolgeranno tutta la nostra concezione dell'universo. Certo, ahimè! Più noi cerchiamo di avvicinarci allo scopo penetrando più profondamente i segreti della Natura e più sentiamo la nostra impotenza a scoprire il suo senso assoluto. Lo scienziato, che consacra tutta la sua vita alla ricerca scientifica, è nulla più che un'ape che riporta all'alveare una molecola di miele. Ma la luce e la fede intensa che ci dispensa la Natura ci incoraggiano e ci consolano della mediocrità dei risultati che otteniamo. Cerchiamo, dunque, sempre di raggiungere una verità più alta, fino a che il nostro cervello può aiutarci. E la sola ragion d'essere della nostra miserabile vita terrestre.