La volontà di realizzare un'opera che riflettesse, in forma originale e moderna, il sapere alchemico, ha portato l'autore ad affidarsi, ambiziosamente, all'arte del disegno e dei colori. L'aforisma di Nicolas Poussin: "Il disegno è lo scheletro di ciò che fate e il colore è la sua carne" è sembrato essere il filo conduttore per poter trasferire informazioni e segreti circa l'Arte Sacra così come fu definita l'Alchimia. L'immenso interesse suscitato dalle scienze occulte ha condotto l'Autore a una sintesi grafica cercando di attirare l'attenzione di chi ignora la simbologia quale forma privilegiata di espressione intelligente. La figura colorata è, da millenni, il mezzo utilizzato dalla specie umana per trasferire il proprio "sé esperienziale e narrativo" costituito da un inventario dell'immaginario incrocio di tutte le forme del pensiero, del sogno e del conosciuto. Il contenuto del libro vuole essere uno stimolo al risveglio della percezione assopita dall'inizio di questo XXI secolo. Nel contempo l'opera è anche un aiuto per i lettori che potranno cogliere la direzione per le loro ricerche ottenendo suggerimenti dalle immagini quale mezzo di comunicazione come può essere una scrittura nascosta e ricca di realtà occulte.