Il Gran Libro della Natura e il suo "cuore pulsante", l'Apocalisse ermetica, mostrano la transizione fra la cultura pre-illuminista e il secolo dei Lumi; l'opera riusciva, alla fine del Settecento, a coniugare tendenze di ricerca apparentemente divergenti. Siamo convinti che il XXI secolo abbia molteplici punti di contatto con quel particolare periodo della fine del Settecento, coniugando una ricerca scientifica e una tecnologia talvolta esasperate con un'aspirazione ad una percezione ed una visione metafisiche antesignane forse - di un Rinascimento dello Spirito. Questo nuovo e diverso connubio che si sta delineando può trovare un'eco antica in questo libro che era dedicato a una particolare categoria di "sognatori", di persone che riuscivano a penetrare nei recessi della psiche e attingere alla loro creatività. Oggi la psicologia del profondo ha aperto la porta su un mondo antico dimostrando quanto le radici della psiche moderna affondino nei miti e traggano il nutrimento dagli archetipi: quei "sognatori" esistono anche oggi ed è a loro che questo libro è dedicato.