L'autore, riporta gli incerti esordi del suo ultraventennale percorso intrapreso come medico che ha abbracciato la proposta ventilata da approcci che concepiscono la Persona come un indissolubile sistema immerso in un contesto ambientale con il quale interagire. Individua titubanze dettate dalla nitida consapevolezza di una lacuna da lui identificata in una limitata capacità di intessere una relazione realmente empatica con il paziente per poi raccontare successive esperienze professionali durante le quali tale carenza, sia pure in forma attenuata, si tende a riproporsi come tangibile ostacolo al completamento della "presa in carico" della persona sofferente. Dopo un breve accenno ad aspetti storici-etimologici e filosofici concernenti la Medicina, averne esplorato i motivi di una non occultabile crisi ed illustrato i concetti di una visione innovativa salutogenica che enfatizza l'importanza di restituire al paziente la sua quota di responsabilità per quel che concerne la propria Salute, indica le tappe procedurali del Coaching ad indirizzo gestaltico, le sue conclamate forme applicative per arrivare ad ipotizzare la possibilità della creazione di una Coaching Medicine ad indirizzo Gestaltico. Basa tale eventualità su alcune peculiarità evidenziate da due discipline che compongono il variegato universo della Medicina non convenzionale (l'Omeopatia e l'Agopuntura) e delle quali provvede ad illustrare succintamente principi teorico filosofici e le complesse procedure metodologiche. Infine, ripercorre, con il contributo di una paziente, i momenti salienti di un'esperienza umana e professionale per entrambi estremamente significativa.