La visione olistica dell'uomo e dell'intero creato ha radici tanto profonde che ci riportano a un passato remoto, quando arte, scienza, filosofia e spiritualità, anziché essere vissute e teorizzate quali dimensioni contrastanti e antitetiche, erano riconosciute come aspetti complementari e necessari alla nostra ricchezza. Questo approccio conoscitivo, e le particolari modalità operative attraverso cui veniva praticato, costituirono allora, e ancor oggi costituiscono, la struttura portante dell'alchimia e, in quanto sua specifica espressione in senso terapeutico, della stessa spagyria. Il principio di questa arte consiste infatti nel giungere a "conoscere la marcia del cuore, conoscere il cuore" della persona per poterla sostenere nel suo percorso di crescita e di guarigione, valutazione possibile quindi solo in virtù della comprensione della sua interiorità e grazie alla chiara visione del "cielo interiore" che la contraddistingue, in cui le forze di cui siamo costituiti compiono i loro movimenti e svolgono le loro funzioni in analogia con le corrispondenti presenze celesti.