Nel testo che presentiamo, tradotto dall'edizione latina riproposta nelle collezioni tradizionali come il Theatrum chemicum o Bibliotecha chemica curiosa, egli si disvela di fatto come coerente convergenza di un'alchimia ormai corredata dalla pratica paracelsica e di un'ideologia rosacruciana con le sue note asprezze riformiste e antiromane semplicità devozionale nascosto, ma non umiliato dalla lussureggiante foresta metaforica del dettato alchemico.