In quest'opera l'autore riconsidera antichi studi in una forma spesso insolita e originale che poco o nulla concede all'aspetto esteriore, cercando, al contrario, di penetrare nel profondo della materia trattata. Ad esempio, nel momento in cui una larga parte del mondo accademico si esprime in maniera diversa circa l'interpretazione simbolistica della poetica di Dante, l'autore preferisce accostarsi alle ricerche di tutt'altro segno di Margarete Lochbrunner, dimostrando che il quadruplice senso della scrittura dantesca è una realtà che non può essere messa in discussione, proprio perché la sua radice esoterica non ha nulla da spartire con l'occultismo.