In Italia la prevenzione e la sanità pubblica sono in crisi. In relazione all'andamento epidemiologico delle malattie di maggior rilevanza sociale e dell'invecchiamento della popolazione, la prevenzione è di fondamentale importanza. Eppure, incredibile a dirsi, da molti anni si "risparmia" solamente sulla spesa per la prevenzione collettiva e la sanità pubblica, compromettendo il diritto costituzionale alla tutela della salute per milioni di persone. Ne consegue che ci sono troppi morti per tumori, per malattie cardiovascolari e per infortuni sul lavoro; persistono disuguaglianze inaccettabili, persino nella copertura degli screening di diagnosi precoce dei tumori della mammella, del colon retto e del collo dell'utero tra le Regioni italiane del Nord, del Sud e delle Isole. Vittorio Carreri esorta pertanto le istituzioni, le forze sociali, il mondo della sanità e i cittadini ad impegnarsi per invertire la tendenza pericolosa in atto e ad aprire finalmente una stagione riformatrice. Lo fa incrociando i ricordi di una lunga vita professionale nelle istituzioni e un impegno di oltre 50 anni, con compiti di responsabilità nella Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva, Sanità Pubblica (SItI), la più importante nel campo della prevenzione. Essa deve tornare a essere un essenziale riferimento tecnico, scientifico e organizzativo per l'Italia e un decisivo sostegno nella difesa e nel miglioramento del SSN. La voce di Carreri è forte e chiara. Il messaggio che lancia non può essere affatto ignorato: non ci può essere futuro per la "sicurezza sociale" nel nostro Paese senza una reale ed efficace prevenzione e sanità pubblica.