Il "Paramirum" (scritto nel 1531) è considerato da tutti gli studiosi un libro fondamentale per la comprensione della visione dell'arte medica e della terapia che sosteneva l'operatività di Paracelso. Questo testo è infatti dedicato alla definizione dei compiti e delle qualità che sono proprie del medico, approfondendo in modo particolare l'indagine sulle cause e sulle ragioni dei processi morbosi. Dopo aver compiuto un'interessante analisi sulle diverse modalità con cui i terapeuti praticano le loro cure e aver quindi definito "le cinque sette dei medici", ovvero le cinque modalità attraverso cui è possibile operare una terapia, Paracelso descrive in modo organico e sistematico la sua visione della malattia e delle cause per cui essa può manifestarsi, giungendo infine a spiegarne il significato più profondo. Le radici alchemiche del suo pensiero descrivono una visione dell'uomo e del mondo di sconcertante attualità e la concezione olistica della cura e del processo di guarigione che ispira tutta l'opera può ancora oggi essere di grande aiuto per la comprensione di sé e del significato che è da attribuirsi al prendersi cura dell'altro.