Che cosa ha a che fare l'epidemiologia nella sua accezione di "disciplina che rende visibili le persone/popolazioni" con il fatto che ad esse siano riconosciuti alcuni diritti fondamentali? Da questo interrogativo nasce l'idea del libro, intesa come epidemiologia del riconoscimento/non riconoscimento del diritto. Banalmente, si potrebbe dire che se il bicchiere è mezzo vuoto, contemporaneamente esso è anche mezzo pieno, e per rimanere nella metafora, compito della Epidemiologia della Cittadinanza è quello di monitorare e valutare l'andamento di questo riempimento-svuotamento, non astratto o teorico, bensì legato alla vita reale di persone-popolazioni reali. Per fare ciò bisogna evitare il rischio che oggi attanaglia buona parte della epidemiologia: quello della descrizione/constatazione per affermare/validare, invece, il diritto/dovere della presa in carico e della evitabilità.