Per quanto risulti sorprendente, ancora numerose pagine del primo conflitto mondiale aspettano di essere scritte o approfondite. Tra queste sicuramente quelle relative al caso dei folli di guerra, oltre 20 mila individui secondo le statistiche governative più prudenti. I saggi del volume intendono portare al centro dell'attenzione del lettore la vita, le sofferenze e l'esperienza bellica di chi pagò un prezzo altissimo al conflitto dei materiali e alle leggi della violenza di massa. La ricerca utilizza principalmente la documentazione inedita conservata negli archivi manicomiali di Treviso, Verona, Cremona, Reggio Emilia e Como, e si misura col proposito di porre il folle di guerra al centro di una ragnatela di relazioni che vede gli psichiatri, civili e militari, ed i familiari dei degenti in prima fila come attori e vittime di un dramma collettivo.