Dall'indagine storica sulle fonti italiane di metà Ottocento emerge un quadro vivo e interessante della situazione della medicina italiana tra il Risorgimento e l'Unità d'Italia. Accesi dibattiti scientifici, confronto costante con la letteratura europea, forte condizionamento degli ideali patriottici e unitari fanno sì che una disciplina di tradizioni elitarie si confronti con le istanze del socialismo nascente e con i temi dell'igiene e della sanità pubblica. L'impegno dei medici diventa, allora, necessità politica e garanzia di nuove condizioni di salute per un popolo finalmente 'liberato'.