Per fare critica gastronomica occorrono competenze tecniche per valutare cibo e ristoranti. Ovvio, ma non basta. La grammatica di questo mestiere è articolata e complessa. Bisogna calcolare il giusto distacco nei confronti delle materie e delle persone che sono oggetto del nostro giudizio, promettere e mantenere lealtà assoluta nei confronti dei lettori, praticare ogni giorno la disciplina del coraggio delle proprie opinioni. In queste pagine cercheremo di insegnare l'etica oltre che la pratica di un lavoro bellissimo. Realizzato in collaborazione con gli allievi della Scuola di critica gastronomica etica Scrivere di Gusto, questo libro offre a studenti, scrittori, giornalisti (professionisti e no) o semplici appassionati di gastronomia e divulgazione l'opportunità di conoscere i meccanismi di una professione (o semplice passione) in cui teoria e pratica sono indissolubilmente integrate.