Il concetto di tradizione discorsiva, elaborato negli studi storico-linguistici in lingua tedesca a partire dagli anni Ottanta del Novecento, si è diffuso rapidamente a livello internazionale. Rientrano in tale categoria i generi letterari e i tipi di testo, le formule e gli stili, gli universi discorsivi: tutte quelle forme, cioè, che non sono regolate dalle grammatiche delle singole lingue ma che possiedono una loro riconoscibilità in quanto norme (perlopiù implicite). Il volume raccoglie sia riflessioni teoriche e metodologiche sia applicazioni a precise situazioni del Medioevo e della prima Età moderna, in ambito italiano e più largamente romanzo. In prospettiva teorica interessano i rapporti fra le tradizioni discorsive e quelle linguistiche, l'esistenza di vere e proprie comunità discorsive, il ruolo del linguaggio formulare ecc. Gli scavi empirici dedicati alla novellistica e all'agiografia, al trattato scientifico e ai primordi del giornalismo mostrano l'utilità, per non dire la necessità, del concetto di tradizione discorsiva e, nello stesso tempo, lo precisano in vari suoi aspetti.