Il tedesco ha una storia diversa da quella della maggior parte delle altre lingue europee, perché non si forma da uno dei suoi dialetti, ma da una koiné faticosamente strutturata in ambiente centro-meridionale, la Cancelleria di Praga di Carlo IV, accettata dapprima come espressione giuridica; solo più di un secolo dopo Lutero impone la lingua comune attraverso l'entusiasticamente sofferta diffusione della sua Riforma. Una vera fioritura letteraria espressa in tedesco è dunque piuttosto tarda e solo col Romanticismo vede raggiunta la sua completa e splendida maturità. Le origini indoeuropee e germaniche, gli antichi rapporti col mondo latino e la conversione al Cristianesimo dei Tedeschi hanno tuttavia un ruolo determinante per l'evoluzione futura come la considerazione diacronica dell'aspetto linguisticamente tecnico. La terza edizione propone una revisione completa del volume, oltre ad alcuni ampliamenti tematici (lingua del nazismo, divisione e riunificazione, jiddisch ecc.) e un significativo aggiornamento bibliografico.