"Lo dichiaro: più ho a che fare con Elena, più mi incanta. E non solo per la bellezza (che sicuramente avrebbe tramortito anche me, se l'avessi incontrata), ma per la complessità che la caratterizza e che si disvela a tratti via via che la si frequenta. La seconda edizione di questo lavoro nasce da una serie di coincidenze: Una immensa richiesta delle donne di farla finita con una mentalità maschile possessoria e svilente di ciò che è femminile ed i movimenti di pace in presenza di due guerre violentissime (fra le tante nel mondo, ma a noi più vicine) e neganti il senso della vita, della persona, dell'ambiente in cui viviamo. Bene: Elena si colloca esattamente fra queste due esigenze: esistere per sé, per quello che si è e non per quello che si dice di noi (la nostra fama) e chiudere una volta per tutte con la violenza, la distruzione, le armi, per l'incapacità di affrontare nel confronto e nelle relazioni le questioni e/o i conflitti che di volta in volta si pongono nella convivenza". Presentazione di Pietro Montani.