Il tema della traduzione giuridica, complesso e - allo stesso tempo - affascinante, accompagna la vita del comparatista. Il volume che qui si presenta rielabora in maniera organica alcune voci in materia di traduzione giuridica e lingua del diritto già pubblicate nel Digesto Civile - Discipline Privatistiche. Allo stesso tempo può considerarsi il risultato dell'esperienza maturata nei corsi di traduzione giuridica tenuti presso l'Università degli Studi dell'Insubria e l'Università degli Studi di Milano. Si tratta quindi di un volume volto, innanzitutto, ad ampliare il panorama scientifico in materia, che è sempre più ricco di contributi. Si tratta però anche di un'opera che ambisce ad avere finalità didattiche, proponendosi come manuale da adottare sia nei corsi di laurea in giurisprudenza che in quelli di mediazione linguistica e culturale, così come nei corsi di specializzazione postlauream, fornendo ai lettori strumenti adeguati sia sotto il profilo culturale che metodologico, senza trascurare i profili pratici. Il primo capitolo è volto ad illustrare i problemi generali legati alla "lingua del diritto" e alla "traduzione giuridica". Il capitolo secondo, in particolare, approfondisce nella prima parte la storia dei linguaggi giuridici, mentre nella seconda offre un'attenta disamina delle caratteristiche della lingua del diritto, con particolare attenzione al contesto contemporaneo. Nel terzo capitolo viene affrontato il tema centrale della traduzione giuridica sia sotto il profilo teorico che pratico, mentre il quarto capitolo prende in esame le problematiche che la traduzione giuridica pone nei contesti multilingue. L'ultimo capitolo, infine, analizza in chiave comparatistica la disciplina contrattuale nei sistemi di common law con particolare attenzione ai profili terminologici, in considerazione del fatto che i documenti contrattuali sono sicuramente tra quelli che ricorrono con maggior frequenza nel settore delle traduzioni giuridiche.