Questo libro insegue un desiderio: un linguaggio che non riduca le persone a categorie. Immaginiamo che la lingua sia un museo dove si apprendono sensazioni, idee, e soprattutto i nomi delle cose. Kübra Gümüsay esplora la questione di come il linguaggio modella il nostro pensiero, determina la nostra visione politica e ci dimostra come le persone diventano invisibili come individui se sono sempre viste come parte di un gruppo. Attraverso la lingua e l'uso spesso inconsapevole che se ne fa, racconta la società contemporanea e chiarisce come l'unico modo per usare la lingua in senso democratico sia comprenderne i meccanismi e le valenze politiche.