Manuale di mnemotecnica, ma anche di retorica. Richiamandosi direttamente ai classici, il Della Porta reimposta il problema storico dell'arte della memoria e sposta la parte precettistica e valutativa verso una sostanziale teatralizzazione dell'immagine, concordando con la correlazione-equazione umanistica della pittura come poesia muta e della memoria come pittura parlante. I segni alfabetici sono figure, rinviano a immagini ferme, ma componendosi e scomponendosi, secondo le leggi della retorica, mimano movimenti di mente e di cose. E' aggiunta la traduzione italiana coeva, stampata nel 1566 e ristampata nel 1583.