L'udito è uno dei cinque sensi che ci appartengono sin dalla nascita; ma se per una problematica genetica o una malattia o un incidente, tale senso dovesse non funzionare più? Questa la domanda che muove questo lavoro. Lo scopo è quello di comprendere cosa sia la sordità e come questa possa modificare la comunicazione tra le persone, al fine di dimostrare che, per quanto possa essere considerato un deficit, non sia da considerare una problematica nella comunicazione e nella vita relazionale di un soggetto. Ciò è possibile grazie al linguaggio dei segni che consente ai non udenti di apprendere e comunicare, sia all'interno della propria comunità, che all'interno della comunità degli udenti. La lingua dei segni è da considerarsi una vera e propria lingua che racchiude un insieme di elementi morfologici che permettono la comunicazione tra sordi, tra un sordo e un udente, e facilitano la comprensione di alcuni mezzi di comunicazione, come i telegiornali o i programmi televisivi. L'avvento di nuove applicazioni e strumenti di comunicazione, come Facebook, WhatsApp o Telegram, ha favorito notevolmente la comunicazione, ma anche l'informazione e la formazione. Da quanto emerge dalle ricerche, l'app più utilizzata e preferita dagli utenti risulta essere WhatsApp, per l'istantaneità della comunicazione, e anche perché offre diverse tipologie di modalità di comunicazione permettendo la comunicazione con ogni tipologia di utente. Prefazione di Lucia Martiniello.