Cremona si sofferma su non poche analogie tra il messinese e il caltagironese (p. 12, 63-64, 72) che oggi possiamo ben considerare analogie tra messinese e galloitalico di Sicilia: tali somiglianze non possono essere casuali, ma al contrario suggeriscono una connessione, tra l'area messinese e il fenomeno immigratorio, forse più profonda di quanto non si sia finora pensato e che merita di essere approfondita, dal punto di vista storico e linguistico. Ulteriore approfondimento merita anche il fenomeno (tuttora tra i più vistosi per chi ascolti i caltagironesi parlare non solo in dialetto, ma anche in italiano) del raddoppiamento della consonante iniziale di parola ad inizio di enunciato. Cremona ne dà conto nella Fonetica a p. 20, unitamente al raddoppiamento attivato da parola ossitona (raddoppiamento fonosintattico). Tali dati suggeriscono che la percezione della lunghezza consonantica e i fenomeni che la vedono coinvolta possano essere stati in qualche misura modellati, anche in questo caso, dal contatto tra galloitalico e siciliano. (Dall'Introduzione)